Comunicazione artificiale: Elena Esposito spiega come gli algoritmi stanno trasformando l’intelligenza sociale

Una riflessione profonda su come interagiamo con le macchine e su come la tecnologia stia ridefinendo il concetto stesso di comunicazione.

Le macchine ci sorprendono con la loro capacità di anticipare desideri, suggerire parole, consigliarci musica. Ma, secondo Elena Esposito, la domanda da porsi non è se le macchine siano diventate “troppo intelligenti”, bensì come siamo arrivati a comunicare così efficacemente con loro.


Il cuore del suo libro, Comunicazione Artificiale. Come gli algoritmi producono intelligenza sociale, è una proposta audace: ripensare l’intelligenza artificiale come comunicazione artificiale, cioè come un nuovo modo di interazione tra esseri umani e sistemi algoritmici.

Il concetto di partner algoritmico

Nel mondo digitale, il nostro interlocutore non è più sempre umano. Può essere un algoritmo, spesso invisibile, ma capace di guidare comportamenti, suggerire decisioni, creare esperienze personalizzate.
Esposito invita a ripensare la comunicazione come un processo che coinvolge anche partner non umani, strutturati e controllati da logiche diverse da quelle della mente umana.

Come gli algoritmi generano intelligenza sociale

L’autrice indaga come gli algoritmi contribuiscano alla produzione di intelligenza sociale, non imitando la mente umana, ma organizzando flussi comunicativi e creando nuove forme di interazione:

  • Raccomandazioni e playlist che costruiscono un web sempre più personalizzato.

  • Liste e visualizzazioni che guidano l’accesso alle informazioni.

  • Profilazione algoritmica che individualizza l’esperienza digitale.

  • Temi etici come il diritto all’oblio e la perdita di memoria condivisa.

Un web che non è più di massa

La comunicazione di massa cede il passo a una comunicazione mirata, algoritmica, su misura. Non esiste più un messaggio per tutti, ma tanti messaggi costruiti su misura di ogni utente, gestiti da sistemi che imparano dai dati e orientano scelte, gusti, relazioni.

Le fotografie come fuga dal presente

Un passaggio significativo del libro è dedicato all’uso delle fotografie nell’era digitale: non più strumenti per conservare la memoria, ma mezzi per sfuggire al presente, per costruire un’identità fluida, modificabile, condivisibile in tempo reale.

Un libro per chi vuole capire davvero il digitale

Comunicazione artificiale è un testo imprescindibile per chi studia sociologia, comunicazione, media e tecnologie digitali. Ma è anche una lettura illuminante per chiunque voglia comprendere come stanno cambiando le nostre relazioni, le nostre scelte e il nostro modo di essere nel mondo.

Guarda l’intervista completa a Elena Esposito

Nella nostra video-intervista, Elena Esposito approfondisce il concetto di comunicazione artificiale e spiega perché è fondamentale sviluppare una nuova consapevolezza nel rapporto con gli algoritmi.


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